Con una spesa annua pari a ben 20 miliardi USD, l’Arabia Saudita rappresenta il principale importatore di prodotti alimentari del GCC. A causa della scarsità d’acqua e delle sfavorevoli condizioni climatiche, la produzione agricola è alquanto insufficiente, costringendo il Paese a dipendere fortemente dalle importazioni.
Il Paese, infatti, è costretto ad importare ben l’80% del proprio consumo alimentare per soddisfare il fabbisogno degli oltre 27 milioni di abitanti, una numerosa popolazione che presenta il più elevato tasso di crescita al mondo (+2,5% annuo). A questo si aggiunge un costante incremento del numero di turisti, dai 47 milioni nel 2008 a ben 88 milioni entro il 2020. Basti pensare che la presenza delle due principali città sante islamiche – La Mecca e Medina – attrae oltre il 50% delle presenze incoming del Paese, aumentando la domanda degli alimenti ready-to-consume durante il pellegrinaggio dei fedeli.
Questi fattori fanno prevedere che il fabbisogno alimentare saudita aumenti del +4,2% entro il 2015 e che il volume delle importazioni di prodotti food & beverage duplicherà entro il 2020.